Di Beatrice Balbo

Uno sguardo sul festival più famoso d’Europa

Gran Premio Eurovisione della Canzone, Eurofestival, Concours Eurovision de la chanson, oppure semplicemente Eurovision. Credo che tutti abbiamo sentito parlare di questo festival almeno una volta nella nostra vita, essendo uno dei più noti in Europa e avendo fan anche da fuori della zona europea. Ma qual è la sua storia? Tutto inizia nel 1956, […]

Gran Premio Eurovisione della Canzone, Eurofestival, Concours Eurovision de la chanson, oppure semplicemente Eurovision. Credo che tutti abbiamo sentito parlare di questo festival almeno una volta nella nostra vita, essendo uno dei più noti in Europa e avendo fan anche da fuori della zona europea. Ma qual è la sua storia?

Tutto inizia nel 1956, quando, dopo la fine della seconda guerra mondiale, si cerca un modo per unire e coinvolgere tutte le nazioni europee. Visto che la televisione stava muovendo i primi passi, decisero di fare una trasmissione televisiva e Sergio Pugliese, drammaturgo e giornalista italiano, suggerì una gara canora alla quale potessero partecipare le nazioni europee, ispirandosi al Festival di Sanremo (che esisteva già da cinque anni).

L’idea piacque a Marcel Bezençon, che all’epoca era direttore generale dell’UER (Unione Europea di radiodiffusione), e dopo vari incontri si stabilì la data della prima edizione del Festival Europeo della Canzone, sempre nel 1956. 

All’inizio il festival veniva organizzato a turno dai paesi partecipanti e non c’era un limite di durata delle canzoni, ma dopo la seconda edizione (che si tenne a Francoforte nel 1957) vennero introdotte due regole che sono ancora in vigore: le canzoni devono durare al massimo tre minuti e i paesi vincitori vengono invitati a organizzare l’edizione dopo, anche se non sempre il paese vincitore organizza l’Eurovision per motivi politici e/o economici.

Nelle prime due edizioni, le nazioni che parteciparono furono solo sette, ma negli anni seguenti si aggiunsero diverse nazioni e alcune decisero di non partecipare più. Parteciparono pure paesi fuori dall’Europa, come l’Australia e l’Israele (che partecipano tuttoggi alle edizioni più recenti). Tentarono di partecipare anche altre nazioni, dentro e fuori la zona europea, ma non ebbero successo.

In questa edizione le nazioni in gara sono trentasette, tre in meno rispetto all’anno scorso. Questo è dovuto al ritiro della Bulgaria, Kosovo e Macedonia del Nord dal festival. Le canzoni ufficiali sono già uscite e si possono ascoltare su Youtube e altre piattaforme musicali.

L’evento sarà tenuto nella Liverpool Arena dal 9 al 13 Maggio 2023 dalle nove di sera e verrà trasmesso in Italia su Rai 1 e su Rai Play. I presentatori saranno Alesha Dixon, Hannah Waddingham, Julija Sanina e Graham Norton. Quest’anno lo slogan è United by music, e la serata verrà divisa in tre serate come al solito. 

La novità è quella che nelle semifinali avranno il diritto di voto, oltre che alle nazioni europee ed extraeuropee, anche la Francia, l’Italia e la Germania nella prima serata e l’Ucraina, Regno Unito e Spagna nella seconda.

Nella finale parteciperanno ventisei delle trentasette nazioni in gara: dieci vincitori della prima semifinale, dieci vincitori della seconda, il Big 5 e l’Ucraina, vincitrice dell’edizione del 2022.

I commentatori italiani saranno Gabriele Corsi e Mara Maionchi, Cristiano Malgioglio ci ha traditi e si dice che verrà brutalmente rimpiazzato da Alessandro Cattelan. Si possono seguire notizie sul festival sull’app ufficiale (che è decisamente più affidabile di me).

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