L’articolo che ho letto sul Popotus del 10 novembre 2022 racconta la terribile situazione di gelo in Ucraina. A causa dei bombardamenti russi, il 40% delle infrastrutture energetiche del Paese è andato distrutto. Manca energia agli ospedali e per riscaldarsi; e infatti l’inverno, sempre più vicino, si prospetta lungo e molto duro. La Russia sa bene che l’inverno è un alleato, infatti il bombardamento della centrale nucleare di Zaporizhzhia è stata la tattica per interrompere le forniture di energia agli ucraini. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), si è preoccupata molto della situazione e ha avvertito che questo inverno potrebbe minacciare la vita di milioni di abitanti. Le operazioni militari subiranno un rallentamento soprattutto da qui a metà dicembre, a causa dei terreni ghiacciati. I soldati ucraini hanno bisogno non solo di armi, ma anche di indumenti caldi, stufe e generatori per affrontare temperature che possono arrivare anche a -20. Alcuni paesi tra cui il Canada e l’Estonia forniranno indumenti invernali e altri equipaggiamenti necessari, non solo gli Stati aiuteranno ma anche delle associazioni ucraine; ad esempio l’associazione “Riscalda un soldato” fornirà gratuitamente stufe portatili da trincea o tenda. Questa situazione è inammissibile e nessun popolo al giorno d’oggi dovrebbe vivere al gelo, ma soprattutto in guerra.
Di Margherita Mariani
Un prodigio in crescita
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