Ho sempre trovato interessante leggere delle tradizioni di altri popoli, soprattutto quelle poche conosciute (o comunque delle quali nessuno parla molto). In questo articolo ho deciso di parlare della mia preferita finora: il yum cha.
Sono venuta a conoscenza di questa tradizione nel modo più banale possibile, cioè andando a mangiare in un ristorante cinese. Visto che ogni volta che ci vado prendo sempre le stesse cose, avevo deciso di cambiare e sfogliando il menù ho trovato la sezione dim sum e più tardi ho deciso di farci una ricerca. 🙂
Il yum cha è una tradizione cantonese popolare nelle regioni di Macao, Hong Kong, nella provincia di Guangdong (in Cina) e in Australia, e in cantonese significa letteralmente consumare piatti del dim sum (di cui vi parlerò dopo) durante un pasto. Questa tradizione viene praticata solitamente la mattina o nelle prime ore del pomeriggio, anche se in alcuni ristoranti di Guangdong viene servito nelle ore serali (questo viene chiamato yum je cha).
Come suggerisce il nome, il yum cha è un pasto con piatti dim sum, come i siu mai, involtini primavera, har gao (questi sono buonissimi, giuro), gai larn, cheong fun, o char siu bao, consumati con abbondante quantità di tè insieme a un gruppo di persone che possono essere amici o familiari. Questa tradizione viene praticata in giorni di festa e a volte anche nei weekend.
Le origini di questa tradizione risalgono all’Antica Cina, dove furono aperte delle case da tè per i viaggiatori della via della seta e per gli agricoltori. All’inizio non si pensò di abbinare il tè al cibo, per paura di un ingrassamento eccessivo, ma dopo la scoperta che il tè aiuta la digestione, le case da tè iniziarono a vendere degli snack da mangiare col tè, e da qui nasce il dim sum che conosciamo oggi.