È questo il motto della comunità Kayros, casa di molti ragazzi adolescenti provenienti da carceri milanesi.
Il 27 di aprile al Cineteatro Flores di Vanzago abbiamo assistito ad uno spettacolo organizzato e svolto da 20 ragazzi della comunità Kayros dal titolo “Non esistono ragazzi cattivi”. Ognuno di loro raccontava di sé in un modo con la musica, la poesia o una preghiera, il tutto scritto da loro. Poi raccontavano più nello specifico le loro esperienze di vita, da dove erano venuti, come erano entrati in carcere e successivamente mandati in comunità.
Questi ragazzi provenivano dai quartieri popolari di diverse città, ma la maggior parte dal quartiere di San Siro a Milano, considerati pericolosi per via delle varie rapine e zone di spaccio compiute dai loro abitanti. anche i protagonisti dello spettacolo sono entrati nelle carceri o in comunità per queste situazioni e con l’aiuto della comunità, in particolar modo con l’aiuto di Don Claudio Burgio, fondatore di Kayros che aiuta ogni giorno i “suoi ragazzi”, sono riusciti a tornare sulla strada del giusto.
Intorno alla fine dello spettacolo abbiamo avuto l’opportunità di salire con loro sul palco, mentre cantavano e ballavano una delle loro canzoni.
Alla conclusione dello spettacolo abbiamo potuto porre loro delle domande dove ognuno rispondeva a modo suo, molti erano leggermente imbarazzati e rispondevano spesso con piccole affermazioni o poche parole.Le cose che ci hanno colpito sono principalmente due: parlare con scioltezza dei reati che hanno compiuto senza vergogna degli altri ma soprattutto ci hanno colpito le loro storie, ciò che hanno passato e le condizioni in cui vivevano motivo per il quale hanno commesso errori anche gravi dai quali poi sono riusciti ad uscirne.