Di Matteo Sironi, Riccardo Malgrati e Gioele Galletta

L’intervallo alla Paolo VI

Buongiorno, siamo studenti della Paolo VI e tra le tante cose che facciamo a scuola certamente per noi la più importante è l’intervallo e ora ve ne parleremo.  Nella nostra scuola ci sono due intervalli ognuno da 15 minuti. Quando suona la campanella (nel primo dalle 9:45 fino alle 10 e nel secondo dalle 11:45 […]

Buongiorno, siamo studenti della Paolo VI e tra le tante cose che facciamo a scuola certamente per noi la più importante è l’intervallo e ora ve ne parleremo. 

Nella nostra scuola ci sono due intervalli ognuno da 15 minuti. Quando suona la campanella (nel primo dalle 9:45 fino alle 10 e nel secondo dalle 11:45 alle 12 ), tutti gli studenti escono dalle classi e decidono dove andare. Gli spazi sono davvero tanti, perchè si può andare al bar o in giardino, sostare lungo i corridoi e chiacchierare per le scale. Quando piove di solito restiamo all’interno della scuola e questo effettivamente rende l’intervallo meno emozionate. 

Il vantaggio dell’intervallo è che ci si incontra e si può parlare con amici, giocare a calcio, basket, pallavolo oppure mangiare merende portate da casa o comprate dal bar. A noi, Riccardo, Gioele, Matteo, piace giocare nel campetto di terra a calcio, perché quello di cemento è sempre occupato dai ragazzi di terza media e non è semplice aggiudicarsi quel posto.

Camminando all’intervallo si possono vedere tanti gruppetti: al bar ci sono sempre “i terzini” che giocano a biliardino, mentre altri gruppi amano sedersi accanto ai caloriferi e chiacchierare a lungo (chissà poi di cosa?!).

Noi all’intervallo delle elementari avevamo un solo intervallo da dieci minuti e vi vorremmo porgere una domanda: è meglio avere un’ intervallo da 10 minuti o due da 15?

A noi piacciono molto i due intervalli perché ci si può “rilassare” tra una lezione e l’altra e questo ci aiuta a stare più concentrati e più attenti nel resto della giornata.

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