Di Giorgia Segat

Le prove di evacuazione

Le prove di evacuazione, in particolare quelle antincendio, discendono dall’allarme inventato da William Francis Channing nel 1852 in Inghilterra. Successivamente sono state perfezionate aggiungendo alcuni accorgimenti.Si effettuano in edifici comuni come scuole o grandi aziende e hanno l’obiettivo di familiarizzare con una possibile situazione di emergenza. E’ obbligatorio svolgere questi test almeno due volte all’anno […]

Le prove di evacuazione, in particolare quelle antincendio, discendono dall’allarme inventato da William Francis Channing nel 1852 in Inghilterra. Successivamente sono state perfezionate aggiungendo alcuni accorgimenti.
Si effettuano in edifici comuni come scuole o grandi aziende e hanno l’obiettivo di familiarizzare con una possibile situazione di emergenza. E’ obbligatorio svolgere questi test almeno due volte all’anno in tutte le realtà lavorative e sono illustrate in modo dettagliato nel Piano di Emergenza.
Si possono riconoscere ascoltando tre suoni prolungati e vengono eseguite in quattro fasi: per prima cosa avviene una simulazione del pericolo, come un terremoto o un incendio. Poi, si aprono le vie di fuga più vicine e si esce dalla struttura o si ricorre all’utilizzo di estintori. Le vie di fuga sono percorsi senza ostacoli che agevolano il deflusso delle persone o un locale sicuro. Solitamente, si stabilisce un punto di ritrovo comune, come il giardino. Se si tratta di un terremoto ci si rifugia sotto un tavolo o un vano di una porta. Poi, l’insegnante o il direttore della fabbrica fa l’appello controllando che ci siano tutti. In genere, viene eletto un addetto all’evacuazione che controlla l’adeguato svolgimento della prova e telefona ai vigili del fuoco in caso di incendio e in caso qualcuno rimanga dentro. Inoltre, una volta terminata la prova dà l’autorizzazione a rientrare. Alla fine dell’esercitazione bisogna scrivere un verbale per mettere nero su bianco l’effettiva realtà della prova, che deve essere firmato dal Rappresentante dei Lavoratori.
Nella nostra scuola, quando ci sono le prove di evacuazione, appena si sente la campanella molti ragazzi spesso si agitano. Il prof presente deve ricordarsi di prendere la cartella della classe per poi accompagnarci in cortile. Bisogna scendere in fila per uno abbandonando ciò che si sta facendo. All’inizio dell’anno si scelgono due persone alte che aprono e chiudono la fila. Noi abbiamo due punti di ritrovo: il giardino e il campo da calcio. Una volta arrivati ci raggruppiamo e facciamo l’appello. Dopo di che si torna in aula per continuare le lezioni.
A mio parere è stata un’invenzione geniale, ha reso possibile verificare la sicurezza dei luoghi lavorativi e sapere cosa fare in caso di pericolo.

Corrierino | Articoli correlati

Uno spazio di confronto, espressione e crescita per i ragazzi

22 Lug 2024

Di Costanza Silvi

Geolier e Angelina a Sanremo

Geolier a sanremo è stato fischiato nella serata delle cover, e la gente si è alzata e se n’è andata perchè secondo loro doveva vincere Angelina Mango. Geolier aveva cantato una canzone che si chiama “brivido” con Gue, Luke e Gigi D’Alessio invece Angelina ha cantato una canzone di suo padre intitolata “Rondini” che ha […]

22 Lug 2024

Di Giacomo Parilli

IN TESTA CI METTO UN CHIP e MUSK IL (RICCO) VISIONARIO (Recensione articoli POP-UP)

Questo articolo parla di Neuralink un’azienda di biotecnologie fondata da Elon Musk nel 2016 che promette di far camminare i ciechi e i disabili grazie a un chip impiantato nel cervello. Pochi anni fa si pensava che non potevamo arrivare a questo livello ma oggi è diventato realtà. Neuralink pensa che le nostre intenzioni siano […]

22 Lug 2024

Di Margherita Mariani

Un prodigio in crescita

Negli ultimi anni molte persone  hanno fatto strada nel mondo della musica, oggi vorrei presentarne uno dei miei cantanti preferiti: Benson Boone. È un giovane americano di 21 anni  Il suo talento è stato scoperto da Dan Reynolds, degli Imagine Dragons. La sua prima canzone di successo  è “In the stars. Nel 2024 ha scritto:  […]