Di Gioele Galletta

La nascita della Lamborghini

Nel 1963 Ferruccio Lamborghini inventò la prima Lamborghini.  Prima di arrivare a questa fase della sua vita, quest’ultimo costruiva trattori, caldaie e condizionatori. Lui possedeva una Ferrari  250 GT, della quale non era pienamente soddisfatto. Così si rivolse al venditore delle Ferrari in persona per lamentare il cattivo funzionamento della trasmissione e dispensare consigli. Ma […]

Nel 1963 Ferruccio Lamborghini inventò la prima Lamborghini. 

Prima di arrivare a questa fase della sua vita, quest’ultimo costruiva trattori, caldaie e condizionatori. Lui possedeva una Ferrari 

250 GT, della quale non era pienamente soddisfatto. Così si rivolse al venditore delle Ferrari in persona per lamentare il cattivo funzionamento della trasmissione e dispensare consigli. Ma Enzo Ferrari, orgogliosamente stizzito che il cliente volesse insegnargli il mestiere, gli disse: “Che vuol saperne di auto, lei che guida trattori?”.

 Per tutta risposta Lamborghini decise di avviare in proprio la costruzione di un’automobile che fosse “perfetta anche se non particolarmente rivoluzionaria”. La Lamborghini automobili fu fondata il 7 maggio 1963 e aveva sede in uno stabilimento appositamente costruito a Sant’Agata Bolognese. Il titolare, che disponeva di ingenti risorse finanziarie, si circondò immediatamente di ingegneri e tecnici molto capaci: Giotto Bizzarrini progettò il motore, Gian Paolo Dallara e Paolo Stanzani il telaio e Franco Scaglione disegnò la linea.

La 350 GTV non riscosse molto successo a causa dello stile troppo avveniristico e rimase un esemplare unico. Il progetto venne quindi affidato alla carrozzeria milanese Touring che, pur rispettando le quote caratteristiche iniziali, creò un disegno più classico e sobrio. 

La nuova auto, chiamata 350 GT, era una granturismo a due posti veloce ed elegante (secondo i canoni dettati da Ferruccio) e fu la prima auto costruita in serie dalla Lamborghini, ed ebbe un discreto successo di vendite.

Il simbolo della Lamborghini divenne un toro alla carica incorniciato da uno scudetto e fu scelto nel 1963 come emblema da Ferruccio Lamborghini poiché era il suo segno zodiacale. Da allora non ha praticamente subito  nessuna modifica. Il contrasto fra i colori oro e nero, è usato per far risaltare l’immagine del Toro, per la cornice e per la scritta “Lamborghini” posta sulla parte più alta dello scudo, che è invece colorato di nero.

Esistono comunque anche altre versioni del logo Lamborghini, le quali, mantenendo identiche la forma dello scudo e la postura del toro, cambiano i colori a contrasto (che diventano verde, bianco e rosso) e il carattere della scritta “Lamborghini” con l’abbreviazione di lambo.

Corrierino | Articoli correlati

Uno spazio di confronto, espressione e crescita per i ragazzi

01 Ago 2023

Di Pietro Crugnola

Il motore Wankel

Questo innovativo motore inventato dal tedesco Felix Wankel nel 1957, anche conosciuto come motore rotativo, adotta una geniale camera dove un rotore, di forma triangolare con i lati arrotondati verso l’esterno, ruota con un particolare movimento orbitante, che fa aderire sempre i vertici alla camera e fa ruotare l’albero motore.  Avendo tre lati uguali dove […]

01 Ago 2023

Di Matteo Sironi e Gioele Galletta

La nascita del genere “horror”

Il genere horror deriva dal romanzo gotico, un genere letterario nato in Inghilterra verso la metà del Settecento,concentrato sull’architettura e l’arte del Medioevo.  Fu così definito perché trattava spesso vicende ambientate in un tenebroso Medioevo e “gotico” è infatti il nome dato allo stile artistico fiorito tra il XII e il XV secolo.  Il primo […]

01 Ago 2023

Di Gioele Galletta

Il basket

La pallacanestro è uno sport che, a differenza di quasi tutti gli altri, è nato fondamentalmente dall’ingegno di un solo uomo, il dottor James Naismith, professore di ginnastica canadese. Nel  1891 Naismith lavorava in qualità di insegnante in un centro sportivo. Fu allo Springfield College che il dottor Luther Halsey Giulik, responsabile del corso di […]