Di Sophia Gomez

La Compagnia del Vello D’Oro

Lunedì 29 Maggio, noi ragazzi di seconda siamo saliti sul palco per interpretare lo spettacolo dal titolo “La compagnia del vello d’oro” ma questo è solo la fine del lungo percorso che ci ha portato alla rappresentazione teatrale. Il nostro lavoro è iniziato già a settembre con la lettura de “LE ARGONAUTICHE”, libro scritto in […]

Lunedì 29 Maggio, noi ragazzi di seconda siamo saliti sul palco per interpretare lo spettacolo dal titolo “La compagnia del vello d’oro” ma questo è solo la fine del lungo percorso che ci ha portato alla rappresentazione teatrale.

Il nostro lavoro è iniziato già a settembre con la lettura de “LE ARGONAUTICHE”, libro scritto in greco antico da Apollonio Rodio, tradotto poi in italiano.

La storia parla di Giasone, capo della spedizione, e dei suoi valorosi compagni, mandati dal re Pelia a recuperare il famoso vello d’oro il quale era rimasto in Colchide.

Durante il loro  percorso gli Argonauti (chiamati così per via della nave Argo) approdano in varie isole tra cui l’isola di Lemno, l’isola dei Dolioni e l’Isola dei Bebrici per poi arrivare sulla terra del re Eeta, dove Giasone conosce Medea, figlia del re, che lo aiuterà poi a recuperare il vello, e si conclude con il ritorno che non abbiamo rappresentato.

Nel secondo quadrimestre abbiamo potuto immedesimarci al meglio in questo poema attraverso il teatro, guidato dalla professoressa Meregalli e principalmente dai nostri prof. di Italiano, Arte e Musica.

Le scene più belle da interpretare sono state secondo me la body percussion dove dovevamo realizzare una tempesta con il nostro corpo che  mi è sembrata molto realistica. Anche se non era la parte nella quale ero la protagonista, mi è piaciuto interpretare la scena dei Bebrici dove abbiamo formato una specie di “ring” umano e successivamente combattuto contro gli argonauti.

Ma la scena più bella e divertente a parer mio  è stata la parte finale, dove ho interpretato Medea, mentre aiutava Giasone  a prendere il vello, addormentando un serpente con uno spara coriandoli che durante lo spettacolo non ha funzionato facendo così ridere tutti.

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