Quest’anno verso la fine di Settembre noi classi terze della Paolo VI, accompagnati dai nostri professori, siamo andati per tre giorni in Sicilia nei dintorni di Palermo.
All’annuncio della gita eravamo molto felici anche se l’orario di ritrovo a Malpensa sarebbe stato alle 4 del mattino e non tutti avevano voglia di abbandonare i loro orari abituali. Eh sì, avremmo dovuto raggiungere la capitale siciliana in aereo e date le premesse del volo sapevamo che non sarebbe stata una gita all’insegna del relax.
Verso le 5:30 eravamo sull’aereo pronti per partire e verso le 6 eravamo in viaggio. Arrivati abbiamo sentito subito la differenza di clima rispetto a Milano, sembrava di essere in estate.
Dopo aver conosciuto la guida, un uomo simpatico e con un forte accento palermitano, che ci avrebbe accompagnato per i tre giorni seguenti, siamo andati a fare colazione.
Anche avendo mangiato prima della partenza, tutti noi avevamo una certa fame, provocata da tutte le delizie del territorio che eravamo curiosi di provare. Abbiamo divorato in un colpo solo cannoli, iris, pizzette e arancine (come ci hanno fatto notare i palermitani doc!)
Dopo aver mangiato ci siamo incamminati verso il centro storico del capoluogo per visitare i monumenti più importanti e conosciuti della città.Tutti noi siamo rimasti affascinati da quei luoghi, in particolare le chiese principali come la cattedrale, le vie e il mercato… Non a caso Palermo è considerata una delle più belle città d’Italia.
Nei giorni seguenti, abbiamo visitato altre città e luoghi come il cretto di Burri, il tempio greco di Segesta, la cattedrale di Monreale e il parco nazionale dello Zingaro.
Sicuramente oltre a tutti i bei posti non possiamo non citare due momenti che sono stati per noi sensazionali, la sera e la notte, quando eravamo in camera con i nostri compagni, soprattutto a farci gli scherzi a vicenda, ascoltare col volume al massimo la musica e andare nelle stanze degli altri. (e a far tardare il sonno ai nostri adorati prof!!!!)
Questa gita non solo ci ha fatto ammirare gli splendidi luoghi siciliani, ma ci è anche servita per introdurre e continuare dei lavori iniziati in classe come il lavoro sulla mafia, i vulcani e il lavoro d’arte.
L’uscita didattica ci è piaciuta molto, ci ha fatto unire come gruppo-classe ed è stato un bel momento di svago per staccare dallo studio, che non era ancora realmente cominciato.