Di Pietro Crugnola

Bomba Zar

Considerato il più potente ordigno atomico della storia, la Bomba Zar fu progettata nel 1961 per volere del premier Nikita Khruščёv con una potenza teorica di 100 megatoni (l’equivalente alla potenza sprigionata all’esplosione di 100.000.000 di tonnellate di tritolo) poi ridotta alla metà a causa delle tensioni internazionali scatenate in seguito alla dichiarazione che “L’Unione […]

Considerato il più potente ordigno atomico della storia, la Bomba Zar fu progettata nel 1961 per volere del premier Nikita Khruščёv con una potenza teorica di 100 megatoni (l’equivalente alla potenza sprigionata all’esplosione di 100.000.000 di tonnellate di tritolo) poi ridotta alla metà a causa delle tensioni internazionali scatenate in seguito alla dichiarazione che “L’Unione Sovietica è in grado di costruire e far esplodere una bomba da 100 Mt”. 

Alla fine dell’ottobre dello stesso anno, la bomba fu costruita, camuffata da treno merci e trasportata fino all’aeroporto dove il Tupolev Tu-95 addetto al lancio sarebbe decollato.

L’ordigno da 27 tonnellate presentava all’interno tre stadi atomici di diverso tipo:

  • Un primo stadio a fissione nucleare con dell’uranio 238 che serviva ad innescare il secondo stadio;
  • Un secondo stadio a fusione nucleare innescato dal primo dove a reagire era presente dell’idrogeno. Questo stadio produsse oltre il 97% della potenza finale;
  • Un terzo e ultimo stadio a fissione dove l’uranio 238 del progetto originale da 100Mt fu sostituito con del piombo per rallentare i processi di fusione rapida e diminuire la potenza della detonazione;

La bomba fu dotata di un paracadute per rallentarne la discesa e perciò consentire all’aereo addetto al lancio di allontanarsi a sufficienza dal luogo dell’esplosione.L’ordigno fu sganciato il 30 ottobre 1961 alle 11:32 sopra una baia dell’arcipelago Novaja Zemlja, situato a nord del circolo polare artico. Una volta giunta a 4200 metri sopra il livello del mare (4000 sopra quello terrestre) le reazioni all’interno della bomba si attivarono e in un  milionesimo di secondo si generò un lampo di luce e una sfera di fuoco del diametro di 8 km. Lo scoppio raggiunse un picco di pressione 21 volte la pressione atmosferica e l’onda d’urto fece il giro della Terra per 3 volte venendo percepita in tutto il mondo. Il surriscaldamento della pelle venne percepito a più di 270 km dal luogo della detonazione e il lampo venne visto a una distanza di 1000 km. Il fungo atomico raggiunse un’altezza di 64 km e nonostante fosse avvenuta in aria, l’esplosione generò un terremoto di magnitudo compreso tra 5 e 5,25 (a confronto il recente terremoto in Turchia era di magnitudo 4,2/4,5). La misurazione dello scoppio fù di 57 mt, per quanto non fosse stata calcolata a 50 mt, ovvero circa 3125 volte la potenza della bomba “Little Boy” sganciata su Hiroshima. Grazie al fatto che la maggior parte della potenza era stata generata dalla fusione nucleare, la ricaduta di materiale radioattivo fù decisamente scarsa, cosa che la rese una delle bombe atomiche più “pulite” della storia. Se fosse però fatta esplodere alla massima potenza di 100 mt, la bomba avrebbe aumentato del 25% l’ammontare dei residui fossili rilasciati in atmosfera dal 1945. Pochi decenni fa, la Russia ha diffuso il video inedito del 1961, reperibile al link https://video.corriere.it/esteri/bomba-zar-l-esplosione-bomba-idrogeno-piu-potente-sempre-video-inedito/8fc465a0-e844-11ea-b091-8b361f593974 o cliccando qui.

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